COME RESISTERE ALLA VIOLENZA DEL PADRONE.........


Rappresentanze Sindacali di Base / USB
Federazione Pubblico Impiego
Alessandria - Via Piave 63/65 - tel. 3775015031 - Fax 1782792735



Una Possibile soluzione alle sospensioni dal lavoro pretestuose. 

Testimonianza di un collega

Sono d’accordo con Francesco.
Questa è una "strategia" che svilisce le aziende. Ho avuto modo di vivere
personalmente questa esperienza. Lavoravo in un'azienda privata in Sicilia
che faceva tutto tranne che rispettare il contratto di lavoro. Ha licenziato
numerosi colleghi iscritti all'ex Sult, successivamente divenuto SdL, oggi
USB. Ci siamo inventati un sistema per sostenere i colleghi sospesi a tempo
indeterminato. Facevamo una colletta fra iscritti e simpatizzanti. Ognuno
metteva mensilmente quello che poteva. Chi metteva € 50.00, chi € 20.00, chi
€ 5.00....
Avevamo inventato delle ricevute che riportavano il nome e cognome di chi faceva l'offerta, l'importo e le firme di chi faceva l'offerta e l'addetto al ritiro. Avevamo un registro dove venivano meticolosamente annotati tutte le offerte. I soldi ricavati venivano suddivisi equamente per potere garantire un minimo di contributo, ma
costane. Consegnavamo € 600.00 al mese ad ogni sospeso, il resto della raccolta lo mettevamo in fondo cassa. L'offerta veniva data con la promessa che, qualora il lavoratore venisse reintegrato e risarcito del danno economico, l'intera somma doveva ritornare ai legittimi offerenti. Praticamente si trattava di un prestito senza
interessi che doveva essere restituito ai colleghi finita l'emergenza.
Tuttavia l'offerta si considerava a fondo perduto se le cose,
malauguratamente, finivano male. A mettere l'offerta più consistente eravamo gli iscritti, mettevano meno (ma erano più numerosi rispetto a noi iscritti) i simpatizzanti. A quest'ultimi dicevamo che se loro si dimostravano solidali per i colleghi sospesi, nella malaugurata ipotesi che un giorno fosse toccato a loro la sospensione.... li avremmo sostenuti con una pari colletta. Erano dei codardi vili, avevano paura a stare con noi, però ci ammiravano ed ogni mese facevano la loro
offerta. I lavoratori sospesi sono stati anche nove mesi senza retribuzione,
ma avevano ogni mese quel poco che riuscivamo a raccogliere che li aiutavano
molto. Alla fine i colleghi sono stati tutti reintegrati e risarciti del danno economico. I soldi sono stati resi ai legittimi proprietari.... che hanno firmato una ricevuta che attesta la restituzione. L'azienda colpiva individualmente gli esponenti della corrente sindacale per fare paura a tutti gli altri lavoratori. Con questo sistema ci sentivamo tutti più vicini. L'azienda ci faceva sicuramente meno paura ed abbiamo resistito alla sua arroganza che ci voleva tutti pecoroni rassegnati! .
Un abbraccio a tutti da Salvino Insinna

 



Commenti

  1. io continuo a leggere le vostre ragioni e questa testimonianza e continuo a percepire in voi un odio spassionato per l'azienda per cui lavorate che sembra un nemico da radere al suolo ad ogni costo.Ma a questo punto io mi chiedo: sono tutte così le aziende dove opera il vostro sindacato? e ci sono anche aziende che operano in modo corretto in italia? oppure siete voi fuori luogo e chiedete cose non sostenibili? si può sempre cambiare azienda se non si è soddisfatti.......

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