AUTOFERROTRANVIERI: IL 7 NOVEMBRE 2011 E' SCIOPERO NAZIONALE
Il Trasporto Pubblico Locale e la sua effettiva corrispondenza ai bisogni dell’utenza è sempre più un'emergenza!!!
USB Nazionale – mercoledì, 19 ottobre 2011
Con
i decreti legislativi 422/97 e 400/99 si è delegato alle regioni la
gestione e la politica del Trasporto Pubblico Locale; questo, senza
indicare alcuna linea guida e senza destinare risorse sufficienti per
garantire, almeno, i livelli minimi oggi esistenti di servizio pubblico
garantito.
In
realtà il Governo, non solo non governa l’intero sistema trasporti ma,
nel trasferire tale competenza alle regioni, non ha trasferito, in
assoluto, le risorse necessarie e sta continuando ad operare ulteriori
tagli portando così in una situazione di collasso irreversibile l’intero
sistema trasporti.
Stanno
facendo macelleria di un bene comune, quale è il trasporto pubblico,
determinante per definire la qualità di vita di una società, la mobilità
dei cittadini, la crescita e lo sviluppo del Paese.
Occorre
pretendere dal Governo l’impegno e la messa a disposizione di risorse
sufficienti per superare la situazione attuale di perenne continua
emergenza.
Un’emergenza
determinata da scelte politiche opportunistiche: da un lato si proclama
l'impegno di mantenere il ”trasporto come servizio sociale” a tariffe
sociali, dall’altro, indipendentemente se la gestione sia pubblica o
privata, non si mettono a disposizione le risorse sufficienti per realizzarlo.
Nel
frattempo le aziende si scagliano contro i lavoratori proponendo piani
industriali che prevedono tagli al servizio, carichi di lavoro con
turni massacranti, straordinari obbligatori, (beffando ogni normativa ed
etica sulla sicurezza del servizio) tagli ai contratti di secondo
livello sostenendo la politica di liberalizzazione e privatizzazione
del sistema trasporti.
In questi anni i lavoratori autoferrotranvieri hanno
fatto la loro parte contribuendo a mettere mano alle inefficienze
gestionali, hanno preso sulle loro spalle l’onere di
garantire un servizio sociale pagando a loro spese le pesanti
ristrutturazioni aziendali; ma è ora evidente che un risanamento dei
bilanci delle aziende fatto facendo leva sul costo del lavoro,
penalizzando sempre e comunque i lavoratori, ha portato alla raschiatura
del fondo del barile e oggi mostra in tutta la sua crudezza che i
bilanci rimangono deturpati e il servizio rimane inefficiente.
Se poi a
questo quadro si aggiunge la necessità di infrastrutture ed interventi
infrastrutturali adeguati, non più rinunciabili, si pone come
inderogabile la necessità di un Governo che governi reperendo e mettendo
a disposizione le risorse necessarie.
Occorre
che in un’epoca di totale flessibilità le poche risorse a disposizione
non vengano impiegate in sistemi infrastrutturali rigidi rispetto ai
bacini di utenza quali: tram, metropolitane o sub lagunari.
Occorre
che vengano messe a disposizione risorse che rispondano a criteri
legati a reali parametri di reale richiesta di mobilità dei cittadini e
non a parametri totalmente inventati o a scelte mirate solo alla
visibilità politica dell’amministratore di turno.
Solo
così, a nostro giudizio, è possibile dare una qualche risposta
all’emergenza inquinamento atmosferico, al blocco della mobilità, al
costo della congestione del trasporto.
In
questa situazione è ulteriormente preoccupante la manovra di ferragosto
che, oltre a tagliare ulteriormente le risorse (art. 21, comma 3 del DL
98/11) le ripartisce privilegiando gli enti locali che esternalizzano
tramite gara ed estende la disciplina del “patto di stabilità” alla
aziende di trasporto pubblico locale partecipate “in house” il blocco
delle assunzioni, gli scatti d'anzianità ed i passaggi di qualifica.
Tale manovra inoltre prevede un ”incentivo”, verrà distribuita una quota
del fondo infrastrutture (250 milioni nel 2013 e altrettanto nel 2014) a
favore degli enti locali che dismettono partecipazioni in società
esercenti servizi pubblici locali di rilevanza economica. Il
finanziamento, che dovrà essere finalizzato per investimenti
infrastrutturali, non potrà essere superiore ai proventi realizzati
dalla dismissione.
In difesa e rilancio del Trasporto Pubblico Locale
lunedì 7 novembre 2011
SCIOPERO NAZIONALE
di 24 ore
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