La lettera ‘segreta’ della BCE
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La
lettera ‘segreta’ della BCE
Francoforte/Roma,
5 Agosto 2011
Caro Primo Ministro,
Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea il 4 Agosto ha discusso la situazione nei mercati dei titoli di Stato italiani. Il Consiglio direttivo ritiene che sia necessaria un'azione pressante da parte delle autorità italiane per ristabilire la fiducia degli investitori.
Il vertice dei capi di Stato e di governo dell'area-euro del 21 luglio 2011 ha concluso che «tutti i Paesi dell'euro riaffermano solennemente la loro determinazione inflessibile a onorare in pieno la loro individuale firma sovrana e tutti i loro impegni per condizioni di bilancio sostenibili e per le riforme strutturali». Il Consiglio direttivo ritiene che l'Italia debba con urgenza rafforzare la reputazione della sua firma sovrana e il suo impegno alla sostenibilità di bilancio e alle riforme strutturali.
Il
Governo italiano ha deciso di mirare al pareggio di bilancio nel 2014
e, a questo scopo, ha di recente introdotto un pacchetto di misure.
Sono passi importanti, ma non sufficienti.
Nell'attuale situazione, riteniamo essenziali le seguenti misure:
1.Vediamo l'esigenza di misure significative per accrescere il potenziale di crescita. Alcune decisioni recenti prese dal Governo si muovono in questa direzione; altre misure sono in discussione con le parti sociali. Tuttavia, occorre fare di più ed è cruciale muovere in questa direzione con decisione. Le sfide principali sono l'aumento della concorrenza, particolarmente nei servizi, il miglioramento della qualità dei servizi pubblici e il ridisegno di sistemi regolatori e fiscali che siano più adatti a sostenere la competitività delle imprese e l'efficienza del mercato del lavoro.
a) È
necessaria una complessiva, radicale e credibile strategia di
riforme, inclusa la piena liberalizzazione dei servizi pubblici
locali e dei servizi professionali. Questo
dovrebbe applicarsi in particolare alla fornitura di servizi locali
attraverso privatizzazioni su larga scala.
b) C'è
anche l'esigenza di
riformare ulteriormente il sistema di contrattazione salariale
collettiva, permettendo accordi al livello d'impresa in modo da
ritagliare i salari e le condizioni di lavoro alle esigenze
specifiche delle aziende e rendendo questi accordi più rilevanti
rispetto ad altri livelli di negoziazione. L'accordo del 28 Giugno
tra le principali sigle sindacali e le associazioni industriali si
muove in questa direzione.
c) Dovrebbe essere adottata una accurata revisione delle norme che regolano l'assunzione e il licenziamento dei dipendenti, stabilendo un sistema di assicurazione dalla disoccupazione e un insieme di politiche attive per il mercato del lavoro che siano in grado di facilitare la riallocazione delle risorse verso le aziende e verso i settori più competitivi.
c) Dovrebbe essere adottata una accurata revisione delle norme che regolano l'assunzione e il licenziamento dei dipendenti, stabilendo un sistema di assicurazione dalla disoccupazione e un insieme di politiche attive per il mercato del lavoro che siano in grado di facilitare la riallocazione delle risorse verso le aziende e verso i settori più competitivi.
2.Il
Governo ha l'esigenza di assumere misure immediate e decise per
assicurare la sostenibilità delle finanze pubbliche.
a)
Ulteriori misure di correzione del bilancio sono necessarie.
Riteniamo essenziale per le autorità italiane di anticipare di
almeno un anno il calendario di entrata in vigore delle misure
adottate nel pacchetto del luglio 2011. L'obiettivo dovrebbe essere
un deficit migliore di quanto previsto fin qui nel 2011, un
fabbisogno netto dell'1% nel 2012 e un
bilancio in pareggio nel 2013, principalmente attraverso tagli di
spesa. È possibile intervenire
ulteriormente nel sistema pensionistico, rendendo più rigorosi i
criteri di idoneità per le pensioni di anzianità e riportando l'età
del ritiro delle donne nel settore privato rapidamente in linea con
quella stabilita per il settore pubblico, così ottenendo dei
risparmi già nel 2012. Inoltre, il Governo dovrebbe valutare una
riduzione significativa dei costi del pubblico impiego, rafforzando
le regole per il turnover e, se
necessario, riducendo gli stipendi.
b)
Andrebbe introdotta una clausola di riduzione automatica del deficit
che specifichi che qualunque scostamento dagli obiettivi di deficit
sarà compensato automaticamente con tagli orizzontali sulle spese
discrezionali.
c)
Andrebbero messi sotto stretto controllo l'assunzione di
indebitamento, anche commerciale, e le spese delle autorità
regionali e locali, in linea con i principi della riforma in corso
delle relazioni fiscali fra i vari livelli di governo.
Vista la gravità dell'attuale situazione sui mercati finanziari, consideriamo cruciale che tutte le azioni elencate nelle suddette sezioni 1 e 2 siano prese il prima possibile per decreto legge, seguito da ratifica parlamentare entro la fine di Settembre 2011. Sarebbe appropriata anche una riforma costituzionale che renda più stringenti le regole di bilancio.
Vista la gravità dell'attuale situazione sui mercati finanziari, consideriamo cruciale che tutte le azioni elencate nelle suddette sezioni 1 e 2 siano prese il prima possibile per decreto legge, seguito da ratifica parlamentare entro la fine di Settembre 2011. Sarebbe appropriata anche una riforma costituzionale che renda più stringenti le regole di bilancio.
3.
Incoraggiamo inoltre il Governo a prendere immediatamente misure per
garantire una revisione dell'amministrazione pubblica allo scopo di
migliorare l'efficienza amministrativa e la capacità di assecondare
le esigenze delle imprese. Negli organismi pubblici dovrebbe
diventare sistematico l'uso di indicatori di performance (soprattutto
nei sistemi sanitario, giudiziario e dell'istruzione). C'è
l'esigenza di un forte impegno ad abolire o a fondere alcuni strati
amministrativi intermedi (come le Province). Andrebbero
rafforzate le azioni mirate a sfruttare le economie di scala nei
servizi pubblici locali.
Confidiamo che il Governo assumerà le azioni appropriate.
Con la
migliore considerazione,
Mario Draghi, Jean-Claude Trichet
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