CONTRATTO BUSITALIA



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LAVORO PRIVATO
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LE SEGRETERIE NAZIONALI CGIL-CISL-UIL-FAISA SI PIEGANO AL METODO MARCHIONNE E FIRMANO IL CONTRATTO BUSITALIA


Il 19 febbraio scorso l’azienda privata BUSITALIA che sta facendo man bassa nel vincere le gare di appalto in Toscana, Veneto e Umbria, ha ottenuto dalle segreterie nazionali CGIL-CISL-UIL-FAISA, con il supporto di folte delegazioni di rispettive RSA ed RSU, la firma del CONTRATTO COLLETTIVO AZIENDALE BUSITALIA che, per come è strutturato e per il contenuto, sostituirà il contratto nazionale di categoria autoferrotranvieri in tutte le aziende in cui BUSITALIA già gestisce servizi di TPL e complementari ad esso, e in prospettiva gestirà vincendo altre gare di appalto.

Seguendo l’esempio di Marchionne, BUSITALIA ha ottenuto la firma di un contratto applicabile nelle aziende che ha rilevato, e che rileverà in futuro, articolato come un vero e proprio contratto nazionale di categoria in 212 pagine, otto distinte parti, 93 articoli e 4 allegati, perfezionato in trattative iniziate in sordina nel settembre 2013 e durate circa 18 mesi i cui obiettivi sono:

  1. estendere la penetrazione di BUSITALIA in più aziende di TPL con le gare di appalto;
  2. sostituire tutta la normativa previgente al subentro di BUSITALIA sia di carattere aziendale che nazionale;
  3. azzerare tutta la contrattazione aziendale previgente al subentro di BUSITALIA;
  4. uniformare i trattamenti normativi ed economici in tutte le aziende in cui BUSITALIA è già presente, e in quelle in cui subentrerà in futuro, utilizzando le gare di appalto vinte nelle regioni della Toscana, Veneto e Umbria come laboratorio di azzeramento dei diritti acquisiti con la contrattazione aziendale, storicamente consolidata nelle varie aziende di TPL.

Il contratto firmato prevede che BUSITALIA gestisca servizi di trasporto pubblico, e complementari ad esso, direttamente in appalto e anche in sub appalto, attraverso quel sottobosco che permette di comprimere e calpestare i diritti dei lavoratori nella logica della competitività dei costi di produzione a beneficio della ingordigia di profitto del gestore privato.

Il CONTRATTO BUSITALIA concede molta flessibilità nella attribuzione di mansioni diverse da quelle proprie dello specifico inquadramento del lavoratore trasformandolo in un jolly multifunzionale. Il testo fa più riferimenti all’applicazione dell’accordo del 10 gennaio 2014 sulla rappresentanza, sottoscritto da CGIL-CISL-UIL-FAISA-UGL, che consente la deroga al contratto nazionale di categoria facendo diventare il CONTRATTO BUSITALIA l’unico riferimento normativo e retributivo vigente in tutte le aziende controllate, e che saranno controllate in futuro, da BUSITALIA.

Inoltre, all’articolo 12 (Assegnazione dei lavoratori ai lotti di servizio in affidamento) è previsto il cambio di rapporto di dipendenza per il lavoratore con l’avvicendarsi delle gare di appalto. Infatti l’articolo testualmente recita:
Per effetto delle vigenti disposizioni legislative che regolano l’affidamento dei servizi in regime di contratti di servizio il personale dipendente è assegnato ad un lotto di riferimento. Al predetto lotto va fatto riferimento allorquando, a seguito dell’esito di gara, uno o più di detti lotti non sia riassegnato a BUSITALIA e, conseguentemente, si renda necessario effettuare il passaggio di lavoratori al nuovo gestore.
Questo significa precarietà nei trattamenti economici e normativi che il lavoratore subirà e che saranno determinati dal gestore privato di turno che vincerà le gare di appalto.

L’articolo 14 del contratto firmato (Armonizzazione normativa) espressamente sancisce che, “decorsi 6 mesi dalla data di entrata in vigore” dell’accordo, anche in caso di mancato accordo sindacale di “armonizzazione” dei trattamenti si darà “immediata ed integrale applicazione di tutte le disposizioni” previste dall’accordo stesso.

Con la firma del CONTRATTO COLLETTIVO AZIENDALE BUSITALIA, CGIL-CISL-UIL-FAISA si sono completamente arrese alla logica delle privatizzazioni, alla svendita dei diritti dei lavoratori, rinunciando al rinnovo del contratto nazionale di categoria vacante da oltre 7 anni che, se mai verrà siglato, potrà essere derogato dalla contrattazione aziendale come quella siglata con BUSITALIA.23 Febbraio 2015

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